DEYE
Il nuovissimo Deye è un eyetracking binoculare, ovvero un sistema di puntamento oculare che traccia il movimento di entrambi gli occhi. Grazie al Deye le persone con abilità motorie residue estremamente ridotte, potranno tradurre il movimento degli occhi in un normale movimento del mouse.
Presentazione
L’eyetracking è da considerarsi come ultima forma di accessibilità ad un qualsiasi elaboratore. Sarebbe corretto abbinarlo, qualora esista un minimo movimento residuo, ad un pulsante per facilitare la selezione che diversamente avviene attraverso un sistema di autoselezione a tempo.
Autoselezione
Consiste in una selezione automatica che si attiva dopo un tempo, che può essere parametrizzato, in cui viene fissato un oggetto all’interno dello schermo. La persona, in questa modalità, non dovrà far altro che fissare un icona o un pulsante per un tempo predefinito.
Blink
L’utente seleziona l’icona che viene fissata attraverso una lenta chiusura delle palpebre, questo equivale al doppio click del mouse.
L’utilizzo dell’eyetracker Deye è indicato sia per persone che hanno disturbi moderati del movimento sia per gli utenti che presentano abilità neuromotorie più compromesse tali da permettere solo alcuni deboli movimenti residui, quali pazienti affetti da SLA, SMA, pazienti affetti da tetraparesi con gravi difficoltà agli arti superiori e pazienti che hanno subito gravi traumi. Inoltre è indicato per gli utenti che hanno problemi del linguaggio e della scrittura. La compensazione dei movimenti del capo garantisce al sistema alti margini di stabilità e rende l’ausilio utilizzabile anche da parte di persone affette da gravi distonie.
L’Eyetracking Dialog è stato realizzato con le migliori tecnologie di tracciamento della pupilla, sia hardware che software. Il Deye è uno dei pochi eyetracking ad utilizzare entrambe le tecnologie di eye-detection Dark e Bright. Inoltre il rivoluzionario tracker, grazie ad un indicatore, agevola il suo corretto posizionamento.
La fase più importante quando si vuole installare un sistema con puntamento oculare è sicuramente il posizionamento dell’ausilio. Per una corretta collocazione bisogna posizionare l’eyetracker ad una distanza dal viso che varia tra i 40 e gli 80 cm, il viso dell’utilizzatore deve essere parallelo all’elaboratore elettronico.
Il range di riconoscimento oculare è tra i 40 e 80 cm
I due assi devono essere paralleli
Dopo aver eseguito un buon posizionamento, come descritto nelle sezione precedente, dobbiamo concentrare la nostra attenzione nell’effettuare una buona calibrazione. Questa consiste nel fissare dei cerchietti mostrati dal software dell’eyetracker A (di default i punti sono 9) facendo attenzione a non spostare il capo, effettuando quindi solo un movimento oculare.
L’algoritmo del Sistema di puntamento è stato studiato per tollerare i movimenti del capo, il sistema è in grado di riconoscere se il movimento è un input volontario dell’utente al fine di facilitare il puntamento di una determinata porzione di schermo. Il sistema Deye è in grado di sommare uno spostamento del capo a quello oculare facilitando così lo sforzo che il paziente potrebbe compiere.
Il Deye può essere parametrizzato in modo da poter lavorare in diverse modalità, in funzione delle caratteristiche oculari o problematiche del cliente. E’ possibile impostare l’eyetracker in modalità binoculare quando non vi sono problematiche oculari. Quando un occhio presenta problematiche fisiche possiamo impostare il Deye per lavorare nelle seguenti modalità: Mono oculare Dx, Mono oculare Sx oppure Dx con rinforzo del Sx o viceversa.
Il Deye è stato realizzato con entrambe le tecnologie di rilevamento della pupilla Dark e Bright. Con il fenomeno detto Bright Pupil l’occhio agisce come un retro-riflettore, la pupilla si presenta quindi come un cerchio bianco acceso. Con il fenomeno Dark Pupil, la pupilla appare scura perché la retro-riflessione della retina è diretta, lontano dalla camera. Il vantaggio è quello di rendere la pupilla più scura rispetto alle normali condizioni di luce.
L’algoritmo di tracciamento non solo possiede un ampia tolleranza ai movimenti del capo ma ne trae vantaggio vettorializzando il movimento del capo e sommandolo al movimento oculare. Questo processo è possibile grazie a tre diversi algoritmi che lavorano in simultanea. Il primo algoritmo traccia la posizione del viso, il secondo la posizione della parte degli occhi, il terzo traccia il movimento oculare.
L’eyetracker DEYE è stato realizzato nel rispetto dei requisiti essenziali del D.Lgs. Nr. 46/97 del 24 Febbraio 1997 che ha recepito la Direttiva 93/42/CEE relativa ai dispositivi medici e come emendato dal D.Lgs. del 25 Gennaio 2010, n. 37.
L’eyetrcker “DEYE” è iscritto al repertorio dei dispositivi medici con registrazione N° 1445692/R
Il dispositivo sopra citato è stato classificato come appartenente alla Classe 1.
Dialog Ausili, che opera nel settore degli ausili medicali e biomedicali, intende produrre e commercializzare un nuovo prodotto, il Dialog 3.0 Eyetracking, che andrà a integrare gli attuali sistemi venduti, senza l’ausilio di prodotti terzi.
Per realizzare ciò è stato necessario ingegnerizzare e produrre un eyetracking proprietario: il Deye.
Il piano oggetto del finanziamento aveva come obiettivo primario quello di sviluppare compiutamente un prodotto finito che potesse completare l’offerta, già di per sé valida, dell’azienda Dialog Ausili S.r.l : un eyetracking con doppia tecnologia, che attualmente solo 7 aziende in tutto il mondo producono.
L’innovazione del prodotto, oltre a quella puramente tecnologica, è data dall’utilizzo di due modalità contemporanee di rilevamento delle pupille (eye detection), ovvero la modalità dark (più comune) e quella bright (meno comune).
A livello hardware, l’unione delle due tecnologie, implica l’utilizzo di tre banchi di illuminazione infrarosso.
Il primo banco(880 nanometri di frequenza) è posto sull’asse ottico della camera, in modo da permettere alla luce di essere coassiale con l’asse visivo dell’occhio.
Il resto del lavoro viene svolto da sofisticati e complessi algoritmi di rilevamento, che tracciano il centro della pupilla in funzione di un solo riflesso, permettendo l’estrazione di vettori, atti alla rappresentazione della direzione dello sguardo.
Gli altri due banchi, invece, sono posti al di fuori dell’asse ottico, uno a destra e uno a sinistra della camera, dando origine a quello che viene definito come fenomeno dark pupil.
Il vantaggio principale è quello di rendere la pupilla più scura, rispetto alle normali condizioni di luce, in modo da poter identificare, grazie all’ausilio di specifici algoritmi, il centro dell’occhio, estrapolando distinti vettori.
CODICE PROGETTO: T1C_IND_SERV_24
CUP: E65H17000070007
IMPORTO TOTALE DEL PROGETTO: € 94.000,00
IMPORTO FINANZIATO: € 23.342,50
FONTE: POR FESR Sardegna 2014-2020
DATA INIZIO PROGETTO: 23/11/2016
DATA FINE PROGETTO: 30/11/2017
